domenica 28 febbraio 2016

La forma non-forma dell'acqua

L'acqua costituisce l'elemento base di tutti gli esseri viventi, passando dai vegetali alle varie specie animali, per finire con l'uomo. Essa ha una caratteristica che, se ci fate caso, la rende unica ed irripetibile: LA CAPACITA' DI MODELLARSI A SECONDA DEI DIVERSI TIPI DI OSTACOLI CHE POTRA' INCONTRARE NEL CORSO DEL SUO SCORRERE.

Cosa differenzia l'acqua da tutti gli altri elementi presenti in natura? Secondo me, la caratteristica principale dell'acqua è la forma non-forma. In altre parole, l'acqua può assumere tante forme quanti sono i contenitori, tubi, letti di fiume e, in generale, quant'altro riesca ad ospitarla, pur rimanendo senza forma.
(Immagine presa dal web)
Del resto, l'acqua non ha una sua forma, inoltre non ha nemmeno un colore. Si presenta limpida e senza una forma predefinita, potremmo dire che è neutra ed altamente adattiva. In pratica, l'acqua riesce a comportarsi in maniera adeguata alle diverse situazioni che le si parano davanti senza, per questo, perdere la sua libertà da forme, colori o schemi che la possano in qualche modo inquadrare all'interno di una struttura statica ed immodificabile.

Ho voluto descrivere brevemente quelle che sono le caratteristiche dell'acqua per poter parlare adesso di ciò che ognuno di noi potrebbe imitare di essa per riuscire, finalmente, a FLUIRE SENZA SFORZO CON LA VITA. 

L'uomo moderno è soggetto, come ben sappiamo, ad un processo di educazione-programmatica, impartita dall'alto tramite i genitori, insegnanti, preti, tutori e, in generale, tutti colori i quali sono preposti alla sua educazione. Quando il processo educativo-formativo termina, in teoria l'uomo sarà in grado di poter vivere ed interagire da persona matura ed adulta con il mondo circostante. Però, c'è un grosso però, questo, spesso, non solo non accade ma, a volte, succede che, il processo educativo, lungi dal formare persone autonome, crea degli schiavi del sistema (pura coincidenza?).

In conseguenza di ciò, una volta educato, l'uomo si troverà ad affrontare in maniera automatica le diverse situazioni che gli si andranno a parare davanti. Questo automatismo deriverà dal processo educativo pregresso. Succederà, a volte, che i programmi educativi non basteranno a trarre d'impaccio in determinate situazioni, così avverranno dei blocchi, dei conflitti e, in conseguenza di tutto ciò, l'uomo stagnerà in diverse situazioni senza riuscire ad uscirne in maniera rapida ed efficace.
(Immagine presa dal web)

La causa di questi conflitti, la loro mancata o lenta risoluzione, risiede nel processo educativo-programmatico che priva l'uomo della propria autonomia di ragionamento, lo blocca in delle convinzioni limitanti e lo fa arenare nei propri vissuti irrisolti. 

Ma cos'è che rende difficoltosa la risoluzione di determinate dinamiche conflittuali all'interno della Vita di una persona? Secondo me, al di là degli schemi mentali ereditati tramite il processo educativo, l'uomo manca della flessibilità e capacità necessarie a lasciare scorrere gli eventi. Tutto ciò lo priva della possibilità di vivere in maniera efficace, gioiosa e priva di conflitti la propria Vita.
(Immagine presa dal web)

Se paragonassimo l'uomo ad un elemento della natura, esso dovrebbe essere molto simile all'acqua, anche perché il suo organismo è formato per circa il 75% da questo elemento indispensabile alla Vita sulla terra. Succede, però, che l'uomo, a causa dei processi mentali automatici derivanti da un rigido processo educativo-programmatico, è più simile ad una roccia piuttosto che all'acqua, ciò considerando la sua scarsa disponibilità a fluire con la Vita e le sue varie dinamiche.

I sistemi politici attuali mirano ad inquadrare le persone in massa attraverso dei processi educativi volti più ad uniformare una massa di individui che svolgano le proprie mansioni come agnellini ubbidienti senza mai chiedersi il perché rispetto a ciò che fanno. Questo è il gioco del sistema, avere persone che fanno senza pensarci. L'importante è, per chi sta al vertice, privare le persone di una capacità di pensare e vivere in maniera autonoma per poterli inserire nella MATRIX e nutrire il sistema sacrificando le abilità del singolo a favore di pochi eletti che tengono le fila dietro le quinte.
(Immagine presa dal web)

Ora, se paragonassimo i sistemi nei quali gli individui vivono ed interagiscono a dei bicchieri e gli individui all'acqua, noteremmo come, in effetti, il sistema, pur contenendo l'individuo al suo interno non può, tuttavia, mantenerlo bloccato in esso. Ciò a patto che l'individuo, proprio come l'acqua, abbia la capacità di adeguarsi alle norme del sistema senza mai esserne schiavo, rispettare senza obbedire, vivendo e pensando in maniera autonoma e non automatica.

Del resto, se ci fate caso, l'acqua sta all'interno del bicchiere che la contiene ma, se provate a versarla sul pavimento non avrà più la forma del bicchiere ma tenderà a SCORRERE IN MANIERA LIBERA per terra. 

Compito dell'uomo di oggi è, quindi, quello di trasformarsi da roccia, in cui sono stati scolpiti rigidi schemi educativi, in acqua, frutto della presa di coscienza delle proprie potenzialità intellettive che esulano sicuramente dall'educazione di massa che ci ha fatto credere, fino ad oggi, di essere nati per, obbedire, sacrificarsi ed aspettare la morte come redenzione dei propri peccati.

Vincenzo Bilotta