domenica 3 novembre 2013

La mente mente

                           "La mente mente. Il cuore sente." (Vincenzo Bilotta)

Cos'è la mente? Nulla di materiale. Possiamo considerare la mente come il gestore del cervello. Essa si occupa, in particolare, della gestione del processo di pensiero. Il problema è che non sempre i pensieri elaborati dalla mente sono reali e, se non si è fatto un adeguato lavoro personale, si rischia di credervi e finire col sottostare ad essi.

Poichè il processo di pensiero è automatico, gran parte delle persone tendono a delegare alla mente tutti i propri pensieri senza "censurarli". La conseguenza di ciò è il mondo nel quale viviamo, fatto di gesti inconsulti, mancanza d'Amore, guerre ideologiche, inquinamento globale, etc.
(Immagine presa dal web)

La mente MENTE affermava Osho. Il cuore sente, così completo la frase io (Vincenzo Bilotta). In questo periodo storico, possiamo dire che qualcosa sta cominciando a cambiare a livello di consapevolezza planetaria. Certo, gli sforzi da fare sono ancora tanti, ma, come si dice: CHI BEN COMINCIA E' A META' DELL'OPERA.

Come ho accennato poc'anzi, occorre una selezione dei pensieri, un filtro derivante dall'OSSERVAZIONE CONSAPEVOLE di essi. Bisogna cominciare a scartare in maniera cosciente tutti quei pensieri che ci turbano, non ci servono e che finiscono, se ripetuti nel tempo, col crearci disturbi a livello psicofisico anche importanti.
(Immagine presa dal web)

Impariamo ad ascoltare le sensazioni che ci trasmette il nostro cuore, senza più soffocarle coi pensieri di testa. Viviamo di sensazioni e non di automatismi. Cominciamo col discernere il REALE DALL'IMMAGINARIO. Selezioniamo i nostri stati d'animo, facendo si che avvenga uno sviluppo in maniera armoniosa della nostra percezione creativa degli eventi. Viviamo la poesia dell'esistenza, non più il dramma della sopravvivenza.

Decondizioniamoci dai processi di pensiero. Dopotutto, come sappiamo già, il cervello non discerne fra un evento realmente accaduto ed uno da noi solamente immaginato. Solo il cuore può farlo. Solo il sentire legato al cuore può liberarci dalla prigione emozionale, facendoci conoscere a fondo la nostra VERA NATURA. La mente ci racconta solo e sempre eventi dei quali abbiamo già fatto esperienza. Essa si basa su di un servomeccanismo volto a salvarci da presunti pericoli.
(Immagine presa dal web)

Diversamente funziona il cuore. Esso c'insegna a sentire, a chiudere col passato, a perdonare noi stessi e gli altri per il male fatto e ricevuto. Solo chi sente col cuore può finalmente voltare pagina e cominciare a vivere. Solo usando il cuore possiamo conoscere la VERITA'. La mente non ha nessuna verità per noi. Essa si limita a registrare eventi passati per poi paragonarli quando se ne ripeteranno in futuro di simili. Insomma, nulla di nuovo all'orizzonte.

Possiamo dire che la mente è come un calcolatore, ci permette di decidere, scegliere, paragonare, immaginare. Anche la mente ci serve. Ma, essa da sola non basta. Bisogna integrare il pensiero di testa con quello di cuore. L'uomo completo è colui il quale pensa con la propria testa e poi sente col proprio cuore. Impariamo a sentire col cuore cosa ci trasmettono i pensieri.
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Facciamo sì che si stabilisca una sorta di canale di comunicazione fra la mente e il cuore. Facciamo in modo che regni l'UNITA' dentro di noi. Dopotutto, come ha affermato Gregg Braden, il chakra del cuore è quello che collega i primi tre chakra (legati al radicamento con la Madre Terra e agli istinti primordiali), con gli ultimi tre (legati alla comunicazione, fino ad arrivare alla percezione extrasensoriale e all'illuminazione).

Vincenzo Bilotta