domenica 30 dicembre 2012

Trattenere i pensieri

Oggi voglio parlarvi dei pensieri e di ciò che comporta il trattenerli non permettendo loro di fluire. I pensieri sono frutto dell'elaborazione automatica, da parte della mente, dei dati da noi acquisiti attraverso le nostre esperienze interattive col mondo esterno. Noi elaboriamo decine di migliaia di pensieri ogni giorno. Essi fluiscono per lasciare spazio ad altri. Cosa fa, però, la maggior parte delle persone? Li trattiene.

Trattenere un pensiero significa bloccare energia vitale rendendola stagnante, soffocando l'ossigeno della creatività Divina che è in noi. E' di Eraclito l'aforisma "PANTA REI", che significa tutto scorre. A tal proposito, secoli fa, egli affermava che la vita è come un fiume che scorre; non ci si può bagnare mai due volte nello stesso fiume perchè l'acqua scorre e si rinnova. Trattenere i pensieri è il titolo dell'articolo di quest'oggi. Ma cosa comporta il trattenere un pensiero? UNO SPRECO ENERGETICO INUTILE!
(Immagine presa dal web)

Immaginate che il pensiero sia un cane. Immaginate, ora, che questo cane sia selvatico e voglia allontanarsi ma voi decidiate invece di trattenerlo per la coda. Sapete cosa potrebbe succedere? Prima o poi il cane, per reazione istintiva, cercherà di mordervi nel tentativo di farvi MOLLARE LA PRESA sulla sua coda. Rischiereste di tirare la coda ad un cane solo per correre il pericolo di farvi mordere?

Eppure scommetto che molti di voi lo fanno ripetutamente coi loro pensieri, reiterandoli senza sosta e non permettendo loro di lasciarli andare per i fatti propri. Il problema è che molti di noi non pensano più, SONO PENSATI DALLA PROPRIA MENTE. Ecco come nasce l'uomo meccanico, quello che compie ogni gesto senza più ricordarsi di Sé e della propria libertà individuale. Pensare è normale, umano; trattenere è contro la vita stessa e fa parte della meccanicità dell'uomo sonnambulo.
(Immagine presa dal web)

Esercitando la Presenza mentale attraverso l'Osservazione senza giudizio del pensiero stesso, si permetterà il suo fluire senza più trattenerlo. Alla luce della Presenza mentale, i pensieri scorrono via veloci come auto da corsa in pista e ci permettono di mantenere il controllo sulla nostra vita. Quando parlo di controllo, mi riferisco alla Presenza cosciente esercitata sui pensieri.

Le cose sono due: o si Osservano i pensieri o ci si identifica. Nel primo caso, dopo averli osservati, li si lascerà fluire via senza identificarsi con essi; nel secondo caso si rischia di diventare dei sonnambuli. Trattenendo il pensiero, si bloccano energia e creatività. La nostra vita rischia di spegnersi e perdere di interesse ai nostri occhi. Perfino l'espressione del viso cambia, il modo di parlare, di muoversi. Tutto è influenzato dal nostro stato d'animo rivolto ad un pensiero.
(Immagine presa al web)

LIBERIAMOCI DA QUESTA GABBIA SENZA SBARRE! Quando pensate troppo ad una cosa, ripetetevi che non è reale. Non appena un pensiero tarda ad andarsene, accoglietelo con Amore, ringraziatelo e poi lasciatelo volare via come quando si libera un uccello dalla gabbia che lo ha tenuto prigioniero da una vita.
(Immagine presa dal web)

La vita è energia in movimento; lasciatela essere senza trattenerla. Il pensiero è solo una bolla di sapone che si può scoppiare attraverso lo spillo della consapevolezza. Osserviamo, quindi, i pensieri nel loro naturale fluire senza mai identificarci con essi. Solo così riusciremo a bagnarci in acque sempre fresche e limpide: le acque della consapevolezza risvegliata.

Vincenzo Bilotta