mercoledì 9 maggio 2012

Il sogno ad occhi aperti


La maggior parte delle persone sogna ad occhi aperti. E' viva ma, in realtà, si trascina nell'esistenza senza Vita né vitalità. Essa vive un sogno ad occhi aperti, un sogno dal quale sembra non potersi risvegliare. Questo sogno si chiama inconsapevolezza e ne soffre, oggi più che mai, gran parte del genere umano. La causa di questo stato di sonno è da ricercare nell'automatismo attraverso il quale le persone, ormai, sono abituate a compiere i propri gesti senza attribuirvi più significato né valore.

In questo stato di sogno la vita diventa monotona, si cessa di avere degli obiettivi propri e si vive in base a come si è stati programmati a scuola, ci si trascina nell'esistenza senza una meta definita. Dietro questo apparente stato di morte mentre si è ancora in Vita si celano diverse possibilità di risveglio. Una delle più semplici consiste nel prendere coscienza di sé. Bisogna essere presenti se si vuole vivere il proprio corpo e le emozioni connesse invece di essere da loro vissuti.
(Immagine presa dal web)

La parola chiave per il risveglio è PRESENZA MENTALE. Nella Vita di tutti i giorni bisogna cessare di essere automatici e dare tutto per scontato. Occorre essere presenti e vivi in ogni gesto compiuto. Dal momento in cui compiremo i nostri gesti in maniera vigile, tutto sarà celebrazione, tutto ci darà gioia e Dio sarà visibile ai nostri occhi e percepibile dal nostro cuore.

Iniziamo a celebrare la Vita, a viverla da persone vigili e presenti, a gioire per il fatto stesso di essere vivi, a prescindere dalle situazioni di Vita che ognuno di noi sta vivendo. Non appena saremo presenti, si aprirà a noi un mondo nuovo, il mondo che abbiamo sempre avuto davanti ma che non abbiamo mai avuto il tempo di osservare perché accecati dalla mente.
(Immagine presa dal web)

Col tempo e la pratica, finalmente riusciremo ad essere sempre di più nel QUI E ORA e, di conseguenza, cesseremo di credere al sogno che ci siamo proiettati fino al momento del nostro risveglio per cominciare a vivere la VITA REALE, oltre le apparenze. A quel punto ogni evento assumerà il giusto significato senza più lasciarci spiazzati ma, al contrario, ci darà modo di diventare più saggi ed equilibrati, facendo tesoro di ogni esperienza che la Vita non mancherà di offrirci.
(Immagine presa dal web)

Quando cominceremo ad uscire dalla meccanicità, dallo stato di sogno nel quale ci troviamo, potremo crearne uno nostro, di sogno. Questa volta, però, anziché perderci all'interno di un sogno che, tra l'altro, non è nemmeno nostro, saremo noi stessi a crearlo, gestirlo e modificarlo, ciò a seconda delle nostre esigenze e dei nostri desideri.
(Immagine presa dal web)

Così, presto scopriremo che, quella che sembrava la realtà era in verità solo una nostra proiezione automatica di programmi che ci avevano installati in testa nostro malgrado. Una volta sviluppato questo stato di coscienza vigile superiore, potremo uscire dal programma e trasformare la nostra Vita in un'opera d'arte, realizzando, in questo modo, i desideri del nostro cuore in comunione con la nostra anima.

Vincenzo Bilotta