martedì 29 maggio 2012

Cambiare pensiero cambia chi pensa

Siamo ciò che pensiamo. Il Buddha aveva proprio ragione quando fece, più di duemila anni fa, questa illuminante affermazione. Spesso, però, la maggior parte delle persone è pensata dalla propria mente anziché essere colei che pensa "attraverso" la mente. Di conseguenza e a causa di tutto ciò, si vedono in giro persone insoddisfatte, inutilmente aggressive verso se stesse e verso gli altri.

Questo clima di intolleranza ed insoddisfazione si viene a creare come conseguenza diretta del modo di pensare compulsivo e meccanico che la maggior parte delle persone ha. Pochi si rendono conto di pensare troppo e male, ancora meno persone riescono a capire di essere vittime inermi di pensieri reiterati quanto ossessivi. La mancanza di una mente quieta si riversa sul mondo che circonda la persona che vive in uno stato di disagio e disfunzione mentali.
(Immagine presa dal web)

Anche a livello fisico potranno nascere dei disturbi di vario genere che potranno manifestarsi sotto forma d'inquietudine, ansietà e, in alcuni casi, di malattia vera e propria. Ma da cosa deriva il mancato controllo dei pensieri e il conseguente stato di disarmonia spirituale nel quale vive oggi la maggior parte della gente? Sicuramente dalla mancanza di presenza e dallo stato di sonno nel quale vive la maggior parte delle persone.

La società tecnologica è piena di persone che vivono in uno stato di sonno, compiendo, per ciò stesso, dei gesti meccanici ed altamente inconsapevoli. E' facile scordarsi di ciò che si è compiuto un attimo prima, delle chiavi di casa, di un appuntamento.... Tutto ciò avviene perché si lascia la propria dimora interiore in balia della mente. La nostra vera natura può affiorare assieme a tutte le nostre potenzialità solo se riusciamo ad essere presenti in ogni momento della nostra Vita, soprattutto in quelli meno piacevoli dai quali vorremmo fuggire via per scordarli.
(Immagine presa dal web)

Ogni momento può essere trasformato in una celebrazione. In oriente è nota la cerimonia del Tè. Essa viene definita cerimonia proprio in virtù del fatto che ogni gesto è compiuto con una consapevolezza di Sé molto alta. Ciò trasforma la preparazione di un semplice Tè in un gesto altamente illuminante. Ho citato questo esempio per farvi capire che noi siamo i padroni della nostra Vita, non i nostri pensieri.
(Immagine presa dal web)

Essi sono degli intrusi nella nostra dimora interiore che potranno da noi essere cacciati solo se torneremo a viverla senza più assentarci. I ladri (mente coi pensieri compulsivi) arrivano di notte mentre la gente dorme (stato di sogno ad occhi aperti), mai di giorno (stato di presenza mentale).

(Immagine presa dal web)
Quando si è presenti è facile lasciare andare pensieri che sorgono dalla nostra mente. Li si osserverà mentre scorreranno, sapendo che sono solo dei naturali processi mentali, niente più. Solo dallo stato d'intensa presenza mentale si potrà, in un secondo momento, decidere di cambiare i propri pensieri, concentrandosi solo su quelli che ci procurano emozioni piacevoli e stati d'animo felici.

Cambiare pensiero cambia non solo chi pensa ma anche il mondo che lo circonda. Ecco le chiavi per ottenere un mondo migliore senza aspettare che siano gli altri a farlo perché, dopotutto, il mondo comincia da noi.

Vincenzo Bilotta